Se vogliamo parlare della storia della moda e delle acconciature non possiamo non nominare subito Maria Antonietta.
Maria Antonietta sapeva già nel 1700 essere Influencer. Le spericolate acconciature sperimentate per lei da Leonard Autié, parrucchiere di corte, venivano immediatamente imitate dalle signore dell’aristocrazia.

Nel 1774 inventò un’acconciatura alta il doppio della testa della regina, il “pouf”. Si trattava di una vera e propria impalcatura composta da un leggero telaio metallico e cuscini imbottiti su cui venivano tesi i capelli mescolati a metri di garza e altri capelli.

L’invenzione del pouf conquistò il pubblico femminile europeo. Si può parlare di vera e propria “febbre del Pouf”: l’architettura delle teste arrivò fino a raggiungere 📏 1 metro di altezza diventando sempre più complessa e stravagante.
Gli accessori e addobbi erano anch’essi altrettanto stravaganti: donne con la testa piena di sciami di farfalle 🦋, gabbie con uccelli vivi 🐦, di urne crematorie per le signore in lutto.
Esempi di acconciature?
“Alla giardiniera” con carciofi, carote e barbabietole e fiori di patata e tuberi
“A’ la Belle Poule”: il modellino in cartapesta della Belle Poule, l’imbarcazione con cui Laperouse era stato per anni al servizio del Re di Francia. La pettinatura era estremamente artificiosa. 43cm di lunghezza per 16 di larghezza e 32 d’altezza.

Le pettinature alte creavano non pochi problemi. Intanto erano costosissime, sia per le ore di lavoro dei parrucchieri, sia per la qualità dei materiali usati come piume rare, perle, pietre preziose, gioielli e perfino automi.

Erano scomode da portare perché tendevano ad impigliarsi nei lampadari e a cadere di sotto quando le signore si affacciavano alla finestre.
I pennacchi erano talmente ingombranti che non entravano dalla porta delle carrozze e a volte nemmeno dalle porte.
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